Entomologia Forense
L’entomologia forense è quel ramo della zoologia che si dedica allo studio degli insetti dal cui esame è possibile ricavare elementi decisivi per la persecuzione di un reato. Le informazioni che possono essere ottenute dagli insetti presenti sul corpo e/o nel luogo del reato possono rivelarsi estremamente importanti perché la presenza degli insetti non è mai casuale e le indagini sui motivi e le tempistiche di questa presenza permettono di ottenere dati potenzialmente utili alle indagini come:
- il tempo di morte,
- la presenza e la natura di lesioni,
- lo spostamento del corpo/carcassa.
L’entomologo forense, grazie alla sua preparazione naturalistica e criminalistica, è in grado di leggere la chiave biologica lasciata dagli insetti sulla scena del crimine e di interfacciarsi attivamente e positivamente con le altre figure che lavorano alle indagini.
Il servizio offre consulenza tecnico/scientifica per:
- datazione dell'epoca della morte di animali d'affezione e/o produzione
- datazione dell’infestazione di alimenti e industrie alimentari;
- datazione dei tempi di infestazione e analisi di casi clinici in cui sono evidenti sintomi di miasi facoltativa, per negligenza o crudeltà sugli animali.
Il campionamento e la conservazione degli insetti segue procedimenti diversi in base al tipo di campione da mantenere (gli esemplari adulti vanno tenuti in alcool a 70%):
Metodo di raccolta degli stadi immaturi:
- Uova: Mettere su carta assorbente inumidita in provette da 15ml. Le provette dovrebbero avere dei fori sul tappo consentire l'ingresso di aria. Inviare il campione entro 36h al laboratorio per analisi. Se ciò non è possibile, uccidere e conservare tutti i campioni mettendoli in etanolo al 70-95%.
- Larve: Conservare la maggior parte degli individui di ogni campione in provette o contenitori in condizioni di temperature fresche sono le più adatte (2–6°C). Le provette dovrebbero consentire l'ingresso di aria. All’interno posizionare della carta assorbente umida. I campioni vivi devono essere consegnati al laboratorio per l'allevamento entro 24 ore. Produrre contestualmente un secondo campione di larve mettendoli in etanolo al 70-95%.
- Pupe: Se possibile, trasferire le pupe per l'allevamento entro 24 h al laboratorio; in caso contrario, conservare ciascun campione in provette a temperature di circa 2–6°C. Il coperchio dei flaconcini deve essere perforato con piccoli fori per consentire l'ingresso dell'aria.
I siti per il campionamento dovrebbero includere:
- orifizi e gli occhi naturali (siti preferiti per la deposizione delle uova)
- ferite traumatiche (sito di ovideposizione preferito)
- interfaccia cadavere-substrato e sotto il corpo
La dimensione del campione varia a seconda del numero di larve trovate, ma come guida approssimativa, dovrebbe variare da tutte le larve, dove sono disponibili meno di 100, all'1-10% delle larve, dove sono disponibili migliaia.